RIACCERTAMENTO DEI RESIDUI
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Il Riaccertamento dei residui costituisce un’operazione tecnico-contabile di grande importanza in quanto dalla sua conduzione scaturiscono la corretta attendibilità dei dati contenuti nel Rendiconto e/ quindi del Risultato di Amministrazione. A tal proposito il d.lgs. n. 118/2011 (riforma che ha introdotto la contabilità armonizzata) ha dedicato a tale fattispecie il capitolo n. 9 del principio contabile 4/2, che contiene sia la normativa concernente la rilevazione della gestione dei residui che quella relativa alle modalità di determinazione del risultato d’amministrazione.
In ottemperanza all’art. 228, comma 3 , del TUEL e secondo le modalità di cui dell’art. 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni l’iter procedurale che seguiamo nel riaccertamento dei residui consta delle seguenti fasi:
- Estrazione dei residui e coordinamento dell’attività dei Responsabili per le attività connesse e dei criteri e delle metodologie da adottare;
- Analisi della loro esigibilità e dell’eventuale re-imputazione;
- Verifica congiunta del FONDO PLURIENNALE VINCOLATO (FPV) generatosi con il riaccertamento dei residui;
- Verifica delle risultanze dell’attività di riaccertamento e impatti contabili.